Perché il metaverso è (già) il futuro della moda?

La pandemia potrebbe averci messo il suo zampino, perché in un momento storico in cui nessuno poteva uscire di casa e fare shopping in modo tangibile, ecco che si è cominciato a parlare di metaverso. “Uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati”, citando il dizionario Treccani, che a sua volta prende in prestito la definizione usata da Neal Stephenson nel suo romanzo Snow crash del 1992. Così, mentre la moda si prepara a scrivere i prossimi capitoli (anche) nel metaverso, cosa aspettarci nel futuro da tutto ciò?

Lo scorso settembre 2021 è toccato alla maison Dior: la casa di moda ha avviato la collaborazione con la piattaforma Ready Player Me per lavorare sul lancio di un’esperienza interattiva che la propria clientela può vivere (ovviamente) solo nel metaverso. Ciascun utente può creare un proprio avatar digitale e portarlo in vita in ambienti ispirati dal brand, acquistare fragranze Dior e collegarsi a videogame e app integrati nella piattaforma.

n Italia Otb, mamma dei marchi Diesel e Maison Margiela, ha annunciato poche settimane fa la nuova business unit Brave Virtual Xperience. Gucci ha recentemente realizzato su Roblox l’evento immersivo Gucci Garden in concomitanza con l’omonimo evento realizzato a Firenze e ha creato un’attivazione metaverso pop-up sulla piattaforma di gaming The SimsBalenciaga, compagna di scuderia di Gucci in Kering, sta creando una business unit dedicata ad esplorare le opportunità di marketing e commercio nel “metaverso”. 

Non dimentichiamo poi Nike che dall’altra parte dell’oceano ha messo in campo la strategia, forse al momento, più articolata per presidiare le nuove opportunità rappresentate dalla realtà virtuale nel (o nei) metaverso. Nike, infatti, ha depositato un certo numero di domande di registrazione di marchio, per i suoi marchi più famosi – i marchi denominativi Nike, Just Do It, Jordan e Air Jordan, il logo swoosh e il logo Jordan silhouette – per l’uso su vari beni/servizi virtuali nelle classi rilevanti. Nel 2019, a valle della collaborazione con Roblox, durante la quale sono stati creati modelli virtuali delle Jordan, Nike ha depositato una domanda di registrazione di un brevetto all’Us Patent and Trademark Office per un “metodo per fornire beni digitali crittograficamente protetti“. Da ultimo il 13 dicembre Nike ha annunciato l’acquisizione della società americana Rrfkt, specializzata nella creazione di sneakers virtuali e oggetti da collezione.

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