La moda investe sul metaverso: Otb lancia il primo centro di ricerca dedicato al mondo virtuale

Se per vivere la quotidianità del metaverso bisognerà aspettare altri cinque anni, almeno stando alle stime del suo sostenitore e artefice principale, Mark Zuckerberg, l’industria della moda sta muovendo già i primi, importanti passi in questa realà digitale: se la sera del 29 novembre ai British Fashion Awards è stato conferito per la prima volta il “Fashion Award for Metaverse Design”, presentato da un avatar di Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, e vinto dalla piattaforma di gaming Roblox, oggi il gruppo Otb ha comunicato il lancio di Bvx (Brave Virtual Xperience), il nuovo Centro di Competenza interamente dedicato allo sviluppo di progetti e contenuti destinati al mondo virtuale. Dunque, al metaverso.

Da Gucci a Moncler, le iniziative dei brand intanto si moltiplicano, con negozi e prodotti Nft da comprare con criptovalute. Un mondo parallelo che promette di generare importanti ricavi

Un investimento pionieristico nel promettente mondo virtuale

«Bvx lavorerà trasversalmente con tutti i brand del gruppo- si legge nella nota di Otb -, con i principali player e piattaforme del settore del gaming e del Metaverso. L’obiettivo è quello di avvicinare e coinvolgere i consumatori più giovani e creare progetti capaci di accelerare la crescita di Otb, generando nuove opportunità di business nel settore dei prodotti interamente digitali». A guidare la nuova società come ad sarà Stefano Rosso, figlio del fondatore Renzo Rosso è membro del Cda di Otb e del board di Aura Blockchain Consortium (la piattaforma per promuovere la tracciabilità, nata lo scorso ottobre) e fondatore di D-Cave, la piattaforma lifestyle dedicata alla cultura digitale: Rosso focalizzerà il lavoro di Bvx sullo sviluppo di nuove modalità di interazione diretta con il cliente finale, «con l’obiettivo di rafforzare l’engagement e ampliare l’offerta di prodotti digitali, in particolare nel settore del Metaverso, degli Nft e del gaming».

Da Nft e gaming ricavi in aumento del 10% entro il 2030

Secondo un recente report di Morgan Stanley, Metaverso, Nft e gaming potrebbero far crescere il potenziale mercato dei gruppi del lusso di oltre il 10% entro il 2030 e aumentare i profitti del settore di circa il 25%. E secondo Bof, se nel secondo trimestre 2021 le vendite di Nft si erano attestate a 1,3 miliardi di dollari, già nel terzo trimestre sono aumentate a 10,7.

Renzo Rosso, presidente di Otb, ha commentato: «Ho sempre pensato che la tecnologia fosse la nuova frontiera del settore della moda. Con Bvx vogliamo essere pionieri del digitale e del Metaverso nella nostra industry, presidiando il mondo virtuale e anticipando le richieste delle nuove generazioni di consumatori. Stefano è la persona giusta per guidare questo cambiamento, per le competenze maturate da anni in questo settore e la capacità di intercettare e concretizzare le sue evoluzioni».“

I casi di Balenciaga, Dolce&Gabbana, Gucci

In un settore che si sta evolvendo e popolando velocemente, Bvx è la prima area dedicata allo sviluppo di queste strategie e organizzata da un’azienda. Finora, infatti, i brand avevano proposto degli esperimenti occasionali, legati soprattutto al mondo del gaming: Balenciaga e Moncler con Fortnite, oppure Vans con la piattaforma di giochi Roblox (che ha peraltro vinto il sopracitato premio del British Fashion Council). Dolce&Gabbana ha venduto all’asta sulla piattaforma specializzata Unxd una collezione di nove creazioni couture Nft per oltre 1.885 Ether (la criptovaluta Ethereum), corrispondente a circa 5,7 milioni di dollari. Una crescita significativa, se si pensa che solo due anni fa uno dei primi abiti totalmente digitali, l’Iridescent Dress di Fabricant, creato in collaborazione con Cryptokitties, era stato battuto all’asta per appena 9.500 dollari.

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